Legge Regionale 24/2015 “Norme per la sicurezza dei lavori in quota e per la prevenzione di infortuni conseguenti al rischio di cadute dall’alto”.
Dal 21 aprile 2016, entra in vigore la L.R. 24/2015 che prende in considerazione quegli interventi di varia natura laddove la quota di lavoro supera la quota di 200cm
Gli interventi riguardanti tale norma sono:
Straordinaria manutenzione compreso il frazionamento o fusione di unità immobiliari preesistenti.
Installazione di impianti tecnici (solare, termico, eolico..)
Nuove costruzioni
Analizzando il testo si nota come la Regione Toscana abbia fatto da apripista nell’individuazione delle diverse figure e responsabilità del percorso progettuale che inizia dall’elaborato tecnico, passa dalla verifica strutturale e finisce col collaudo dell’opera.
Abbiamo quindi in ordine:
Elaborato tecnico di progetto: il documento contenente indicazioni progettuali a seguito della valutazione dei rischi, prescrizioni tecniche, uso dei DPI e quanto altro è necessario ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi per la caduta dall’alto a cui sono esposti i soggetti che eseguono lavori riguardanti la copertura, corredato da planimetria in scala adeguata a firma del coordinatore della sicurezza.
Verifica strutturale che attesta l’adeguatezza della struttura esistente o le eventuali opere di rinforzo per sostenere oi carichi trasmessi dal sistema anticaduta, a firma di un professionista abilitato.
Certificazioni di conformità del materiale installato, non solo della linea vita ma anche dei fissaggi, prassi questa poco usata.
Legge Regionale 24/2015
Dichiarazione di corretta posa dell’installatore in cui sia indicato il rispetto delle norme di buona tecnica, delle indicazioni del produttore e dei contenuti di cui alle lettere a), b) e c);
Manuale di installazione, uso e manutenzione dei sistemi anticaduta installati con evidenza delle tempistiche di manutenzione, di solito annuali.
Le misure preventive e protettive devono essere applicate dal percorso di accesso alla copertura, al punto di accesso e al percorso, creando un continuum che non esponga il lavoratore a rischi, le soluzioni adottate devono essere a carattere permanente. Le eventuali adozioni di soluzioni temporanee devono essere motivate e quanto più evitate.