Ambienti confinati, non è la ricerca del low cost!
Quando si affronta l’argomento degli ambienti confinati con persone che non sono consapevoli di cosa effettivamente gli serva, è come essere immersi nel gioco dell’Obbligo o Verità.
OBBLIGO
Il Committente che richiede determinate attrezzature per l’esecuzione di particolari lavori in ambienti confinati.
Il datore di lavoro conscio delle criticità proprie della sua attività di lavoro specializzato.
Il responsabile della sicurezza con un budget da dedicare a diverse attività tra le quali i lavori negli ambienti confinati.
VERITÀ
Non si ha idea della procedura di lavoro, dall’accesso all’esecuzione dei lavori considerando quante persone possono accedere all’interno dello spazio confinato.
Si finisce per cercare un compromesso tra costo e “forse” utilizzo del sistema. Spesso diventa un semplice presidio da esporre in caso di controlli. Una sorta di amuleto scaccia guai e multe. Di certo non un amuleto salva vita.
Gli ambienti confinati sono le aree di lavoro dove maggiormente si deve essere a conoscenza delle modalità operative di chi richiede un preventivo. Un semplice treppiede, icona dei lavori in cisterna o nei pozzi, non è l’unico presidio esistente, nemmeno il migliore. Purtroppo però è il più conosciuto ed eletto panacea dell’accoppiata sicurezza+ambienti confinati. Al cliente la descrizione delle operazioni e modalità di lavoro, al professionista la valutazione su quale presidio meglio si abbini alle esigenze rilevate. Inutile (spero) dire che non sempre il sistema più costoso è anche quello più adatto. Un treppiede per esempio può essere dotato di decine di accessori per il recupero, la caduta o entrambe le cose. Vi sono sistemi anticaduta con integrato il recuperatore, in tale configurazione chi accede nel pozzetto è vincolato con un’unica fune che garantisce la sicurezza anticaduta (EN360) ed il recupero in emergenza (EN 1496 classe B). Il limite di questi prodotti è dato dalla fune, solitamente non più lunga di 30 metri. Ecco quindi sistemi di recupero come l’EVAC o il Derope Tractel per il recupero su fune, dove il limite è dato dalla fune utilizzata e range di lavoro che possono arrivare fino a oltre i 150 mt.
Interessante in termini operativi, l’uso di sistemi per il puro sollevamento come il verricello CAROL250 che offre una portata di 250kg e l’utilizzo in caso di emergenza per il recupero di personale infortunato. Installato sulla zampa del treppiede, non è di intralcio a chi opera e diventa un importante ausilio al lavoro.
Sfoglia il catalogo Spazi Confinati: |